Il mandarino meraviglioso, Asli Erdoðan
Mandarino CoverIl mandarino meraviglioso di Asli Erdoðan è un viaggio nella vita di una giovane donna turca emigrata in Svizzera. Qui, la ragazza, lasciata sola dal fidanzato, trascorre le sue serate nei caffè che animano la Città Vecchia di Ginevra. Il pellegrinare tra le viuzze del centro abitato e il frequentare i locali del posto, permetteranno alla giovane protagonista di scrivere memorie della propria vita. Allo stesso tempo, la sua mente e il suo animo saranno portati a compiere una riflessione sulla gioventù che la circonda, traendo conclusioni dolorose.
Accanto alla storia della protagonista principale, si innestano altri brevi racconti che, come cartoline arrivate da lontano, narrano vicende di donne e uomini che non hanno avuto una facile esistenza. Gli esseri umani descritti dalla Erdoðan sono persone afflitte dal dolore, più che fisico, emotivo; da menomazioni e incompatibilità caratteriali e culturali che hanno ostacolato, e ostacolano, le relazioni interpersonali dei diversi protagonisti. La protagonista del primo racconto (Nel vuoto dell’occhio perduto) è una ragazza di nazionalità turca, con un occhio solo, che vive a Ginevra e le sue origini etniche, unite all’imperfezione fisica, pregiudicano l’approccio che gli altri hanno nei suoi confronti. Altro personaggio interessante è l’uomo originario della Turchia che dopo anni di lontananza torna nel suo paese d’origine dove, vedendo i luoghi di un tempo, ripensa allo sfacelo del proprio matrimonio.
Tante sono le storie presenti ne Il mandarino meraviglioso, come tanti sono i personaggi che in esso vivono, messi a dura prova dalle esperienze della vita quotidiana. Ciò che accumuna queste donne e uomini, più e meno giovani, è il continuo pellegrinare fisico e psicologico dell’io, sempre alla ricerca di traguardi e mete da raggiungere, anche quando l’obiettivo a cui arrivare non è ben chiaro. Il libro della Erdoðan è una romanzo sulla forza del ricordo, sull’importanza che ha il mantenere vivo l’attaccamento alle proprie origini. Queste ultime sono le radici che hanno dato la vita ai protagonisti di questa storia e sono, in un certo senso e per alcuni di loro, la linfa vitale che li spinge ad affrontare ogni imprevisto della quotidianità e del destino. Altri temi trattati dall’autrice sono l’emigrazione e il senso di spaesamento che spesso da essa ne deriva. Una sensazione che ostacola i personaggi nel loro tentativo di farsi accettare dalla nuova società nella quale sono andati a vivere. Il fatto è che la difficoltà di farsi accogliere dagli altri non sembra essere un tratto comune solo a coloro che arrivano in una terra nuova. Il sentirsi fuori posto e inadatti ad un ambiente, a volte, travolge anche coloro che tornano nel posto dove sono nati, proprio come avviene nel racconto di chiusura Un visitatore dal paese del passato. Il mandarino meraviglioso di Asli Erdoðan è un insieme di storie di emigrazione, di identità perse e ritrovate e di chi, come l’autrice stessa, ha vissuto e conosciuto città e culture diverse. Traduzione di Giulia Ansaldo.
Asli Erdoðan è nata a Istanbul. Laureata al Robert College nel 1983 e presso il Dipartimento di Ingegneria Informatica di Boðaziçi University nel 1988, ha lavorato in varie parti del mondo prima di tornare in Turchia e diventare scrittrice a tempo pieno.
Il suo primo romanzo, Kabuk Adam, è stato pubblicato nel 1994; in seguito esce Il mandarino meraviglioso, una serie di racconti legati uno all’altro. Nel 1998 vede la luce il romanzo Kirmizi Pelerinli Kent che viene tradotto in varie lingue guadagnandosi il riconoscimento della critica e dei lettori. Unanimemente definita come una delle autrici più interessanti di questi ultimi anni, è stata inserita dal magazine francese «Lire» nella classifica dei 50 Writers of Future.
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